martedì 5 dicembre 2006

Testo di presentazione progetto "atomINdelirio"















sfilata spettacolo di Gabrio Ciantelli
"IL MARE, IL CIELO E I NOSTRI SOGNI"
LUGLIO 1999 - S. Margherita Lig. (GE)




L'idea da cui nasce il progetto "atomINdelirio" è semplice ed articolata allo stesso tempo: il bisogno irrefrenabile di esprimersi, in intime o corali "manifestazioni di idee", che corre quotidianamente il rischio di assopirsi. Un bisogno, credo, causato dall'effettiva carenza di luoghi, spazi, eventi che siano davvero alla portata di chiunque abbia qualcosa da trasmettere e da chi voglia esserne partecipe spettatore.

La mia personale esperienza professionale nel campo della moda, nutrita da passione profonda soprattutto nell'organizzare eventi in collaborazione con vari comuni liguri nel periodo 1994/2001, mi ha consentito di riscontrare tale disagio anche in questo campo. Più volte, anche dialogando con colleghi di settore incontrati nel mio cammino, ho avuto modo di avvertire come mancassero occasioni di espressione non competitive ma semplicemente di scambio tra chi quotidianamente cerca di guadagnarsi uno spazio di comunicazione del proprio "mondo" nel campo della moda. Giungere ad unire questa esigenza personale e collettiva ad una personale passione nei confronti di ogni forma di spettacolo ed arte come teatr, pittura e danza, è stata un evoluzione naturale ma anche fortemente desiderata.

Il semplice camminare tra le vie di una città come Firenze, giustamente orgogliosa di ogni dono che l'uomo e le sue idee hanno saputo nel tempo segnare meravigliosamente questa città, dimostra con certezza quanto lavoro, doti e passione sono necessarie per poter unire alta espressività artistica e capacità di testimoniare un periodo storico, a volte con più efficacia di testi e racconti.

M a il nostro "sentire", quello di un artista, che trasmette, come quello di chi è pubblico e ne riceve il messaggio emozionandosi, continua nel suo intimo a vivere del bisogno di esprimere e recepire, con dolore, gioia, risentimento, rabbia, ironia; quello che sento come il maggiore successo è quando questi stati d'animo esplodono a metà tra chi dà e chi riceve, sospeso a mezz'aria, nel buio di un teatro, tra lo spettatore e l'attore sul palco, come nel mezzo metro che ti separa da una tela, una scultura o, perchè no, un abito.

Il mio semplice pensiero, alla luce di tutto questo, è che l'unico modo per dare una vera opportunità di sfogo a questo bisongo comune è di incoroggiare ogni stimolo dando la parola anche a chi non ha potuto, o voluto, tramutare in professione una propria velleità artistica o un perosnale desiderio di espressione.

Gli spunti di partenza, nonchè i principi essenziali che danno senso a questo progetto sono appunto i seguenti:
- concepire ed esprimere la moda ed il costume come una possibile forma d'arte, che influisca e a sua volta venga contaminata dall'interazione con altre forme d'espressione;
- dare spazio a chiunque, con passione e spirito di collaborazione oltre che idee, voglia esprimersi tramite le proprie doti artistiche in qualsiasi campo, sensa necessariamente essere un professionista del settore;
- proporre un evento che, grazie all'interagire di vari tipi di espressione artistica dia vita ad inediti allestimenti ed installazioni unendo ad esempio fotografia, abito e scultura, piuttosto che danza, pittura e costume teatrale;
- cogliere l'occasione per promuovere, segnalare e contribuire all'operato di un associazione di volontariato, possibilmente ispiratrice del tema dell'evento.

A tale scopo è necessaria l'assegnazione di un luogo dove poter svolgere tale evento, e la volontà è quella di utilizzare prevalentemente luoghi alternativi, sia per poter rappresentare in modo congeniale la giusta atmosfera e dimensione dello spettacolo sia, anche per l'interesse della città, per avere l'opportunità di scoprire l'imprevisto fascino di un luogo solitamente non designato a tali scopi, o semplicemente dimenticato da tempo.

La mia intenzione ed il mio impegno in questa iniziale fase di progettazione è quella di contattare ed impegnare, ognuno nei limiti delle proprie possibilità, chiunque abbia intenzione di collaborare con i propri mezzi alla realizzazione di un primo progetto; in seguito, al fine di dare vita ad una vera e propria associazione, invitare chi abbia partecipato ad investire le proprie energie in un contesto di più ampio respiro, sia con una presenza permanente all'interno dell'organizzazione sia con sporadiche partecipazioni ad eventi o corsi.

Da qui l'intento di raccogliere le firme per un appoggio morale al progetto, grazie alla quale conferire all'idea un valore maggiormente prezioso e condiviso.
Verrà inoltre organizzato, in data da definirsi, un appuntamento a cui verranno invitati a partecipare tutti coloro che, in fase di un primo contatto avranno manifestato un interesse al progetto di qualsiasi natura; in questa occasione verranno comunicati i risultati dei primi contatti con le istituzioni riguardo all'eventuale appoggio nonchè, in forma più esaustiva tutti gli intenti e i dettagli del progetto, destinati grazie a questa prima opportunità di scambio a dare il via ad una vera evoluzione di "atomINdelirio".

Nella necessaria ricerca di un filo conduttore ho individuato un idea che può almeno dare uno spunto: l'incontro tra due personaggi simbolo delle letture infantili ma anche adulte, il Gabbiano Jonathan Livingston e il Piccolo principe.
La caparbietà, il coraggio, la determinazione e l'ingenuità come ispiratori di un viaggio che vede i due protagonisti camminare insieme e comunicarsi a vicenda le proprie avventure e quello che ongi delusione o gioia ha loro insegnato. Grazie a questa inedita sinergia, guidati ed ispirati da queste loro caratteristiche, ogni artista esprimerà il suo mondo raccontando l'esperienza dei due protagonisti.

In tutto questo, parlando di partecipanti, il mio ruolo sarà quello di progettare ed organizzare l'evento, coordinare i vari artisti coinvolti ed occuparmi dell'ideazione e realizzazione di abiti e costumi esibiti nell'allestimento e durante lo spettacolo.
I partecipanti all'evento saranno artisti del campo della pittura, fotografia, musica, danza e teatro, non necessariamente professionisti ma che dimostrino oltre che doti una spiccata capacità di lavoro di gruppo; l'intento è infatti quello di dare ad un gruppo di lavoro il quale, grazie a periodici incontri ed ad un vero e proprio wark in progress collettivo, collabori attivamente anche all'ideazione del progetto. L'ambizione è quella di creare un team che possa esprimersi anche in futuro in nuove occasioni.
E' inoltre prevista lapartecipazione di un tecnico audio/video con il quale progettare soluzioni alternative di proiezioni d'immagine ed illuminazione, oltre ad alcuni musicisti.
Verrà esteso l'invito a far parte dell'iniziativa ad una associazione di volontariato sia con l'allestimento di un proprio spazio dove presentare la propia attività e raccogliere fondi sia con un eventuale interazione diretta nel progetto con l'esposizione di proprie opere in tema con l'evento.

Il documento contenente questo testo, unitamente a richieste non ancora definitive riguardo a materiali e servizi necessari alla realizzazione, è stata inoltrato in luglio all'assessore alla cultura del Comune di Firenze e in dicembre ad un organizzatore esterno dello stesso. Si è già cominciato ad ipotizzare un luogo della città ed un periodo nei quali svolgere l'evento, nonchè della possibilità di inserirlo in un contesto più ampio come una manifestazione locale.

Per ogni auto-segnalazione o per manifestare interesse o disapprovazione a questo progetto, non esitate a confrontarvi usando questo blog o contattandomi via mail all'indirizzo gabrio.ciantelli@libero.it

Alle prossime deliranti news....


BUON DELIRIO!

...buon delirio a chiunque abbia ancora voglia di far circolare l'emozione...