...piccolo
vuoto
da
riempire...
A volte il silenzio porta ottimi consigli... in questo caso la mancanza di nuovi miei "stimoli" su questo blog è dovuta all'aver avuto bisogno di muoversi su altri argomenti del quotidiano... in poche parole: c'avevo un monte da fare...!
Ho avuto modo, tra le altre faccende, di parlare di questo progetto ad un responsabile di una nota organizzazione fiorentina, vicina alla Camera di Commercio, molto competente in materia. Ne ho ricevuto un parere positivo e incoraggiante, ed abbiamo convenuto insieme che non sarà comunque un idea semplice da realizzare... ma ben vengano le sfide quando si mostrano ricche di ostacoli e colorati e impervi percorsi! Altrimenti che sfida è?
E' stato comunque un primo ed utile contatto con una realtà che potrebbe avere un ruolo importante nel realizzare un progetto con una certa solidità. Vedremo...
Nel frattempo volevo trasmettervi qualche idea: ho due "flash" in mente, riguardo ad alcuni possibili spunti di allestimento.
Premetto che non mi sono mai riconosciuto nel concetto di moda intesa come una corrente indomabile di cui essere squallide vittime più o meno consapevoli. L'idea di questo progetto nasce anche dall'esigenza di rappresentare, con umiltà e fermezza, una ben diversa interpretazione degli umani meccanismi che ci portano ad indossare un abito, o magari a goderne della semplice visione. Da questo "sentimento" mi scatta il desiderio di guardare con divertita ironia alla manifestazione fashion-spettacolare di certi eventi modaioli...
Sarebbe interessante ri-evocare, tramite la fotografia ma anche grazie a coreografie dal vivo, sfilate che grazie alla loro spettacolarità hanno fatto urlare di sè (pensiamo alle follie degli anni ottanta...) ma che hanno anche mostrato, spesso, l'inutile tentativo di dimostrarsi espressione d'arte. Il tutto con una sana dose di ironia.
L'altra idea è più una semplice immagine che ho in testa: realizzare dei tabloid/manifesto, contenenti dei messaggi o poesie scritti dai partecipanti, posti sulle pareti del labirinto. Dovrebbero essere, a parere mio, dei flash dal messaggio chiaro, lucido e diretto, e facilmente leggibili.
Parliamone...
Ho avuto modo, tra le altre faccende, di parlare di questo progetto ad un responsabile di una nota organizzazione fiorentina, vicina alla Camera di Commercio, molto competente in materia. Ne ho ricevuto un parere positivo e incoraggiante, ed abbiamo convenuto insieme che non sarà comunque un idea semplice da realizzare... ma ben vengano le sfide quando si mostrano ricche di ostacoli e colorati e impervi percorsi! Altrimenti che sfida è?
E' stato comunque un primo ed utile contatto con una realtà che potrebbe avere un ruolo importante nel realizzare un progetto con una certa solidità. Vedremo...
Nel frattempo volevo trasmettervi qualche idea: ho due "flash" in mente, riguardo ad alcuni possibili spunti di allestimento.
Premetto che non mi sono mai riconosciuto nel concetto di moda intesa come una corrente indomabile di cui essere squallide vittime più o meno consapevoli. L'idea di questo progetto nasce anche dall'esigenza di rappresentare, con umiltà e fermezza, una ben diversa interpretazione degli umani meccanismi che ci portano ad indossare un abito, o magari a goderne della semplice visione. Da questo "sentimento" mi scatta il desiderio di guardare con divertita ironia alla manifestazione fashion-spettacolare di certi eventi modaioli...
Sarebbe interessante ri-evocare, tramite la fotografia ma anche grazie a coreografie dal vivo, sfilate che grazie alla loro spettacolarità hanno fatto urlare di sè (pensiamo alle follie degli anni ottanta...) ma che hanno anche mostrato, spesso, l'inutile tentativo di dimostrarsi espressione d'arte. Il tutto con una sana dose di ironia.
L'altra idea è più una semplice immagine che ho in testa: realizzare dei tabloid/manifesto, contenenti dei messaggi o poesie scritti dai partecipanti, posti sulle pareti del labirinto. Dovrebbero essere, a parere mio, dei flash dal messaggio chiaro, lucido e diretto, e facilmente leggibili.
Parliamone...
3 commenti:
Eh no, cara Simo. Trovo invece il tuo punto di vista molto interessante... L'idea di guidare il pensiero del pubblico a confrontarsi con la propria cieca e smaniosa corsa al "niente" è uno spunto che è proprio nello spirito di questo progetto. E arricchisce l'idea del tabloid dandogli ancora più senso.
Nell'allestimento l'immagine "catturata" avrà un ruolo fondamentale, e dovrà essere portatrice di messaggi ma anche di libertà di interpretazione di chi la osserva. Sarà in mostra, a rappresentare un concetto, in movimento ad inseguire coreografie di abiti e costumi, oppure proiettata diventerà semplicemente una fonte di luce.
Potrà essere commentata o parlare da sola.
Sarà usata, innanzitutto come mezzo di comunicazione, e faremo in modo che scateni gioia, rabbia, serenità, risentimento, orgoglio...
La sfida sarà quella di riuscire a sposare tra di loro tutte le arti espressive che saranno in campo, che sia in un urlo o in un sussurro ma sempre corale ed unico.
Triacio...:)----------Gab
Caro Gabrio come si dice...IL DIAVOLO FA LE PENTOLA MA NON I COPERCHI...il nostro Midiclorian...chi mai l'avrebbe detto?!
Se poi ci aggiungi un 900 diventa Midiclorian 900 e il gioco e fatto!
Ringrazio un distinto signore che mi ha fatto leggere un libretto...
Un bacione.
Simona
Nessun problema, qua dentro c'è spazio per tutti... si facciano pure avanti anche fantasmi di un passato che a volte non sa parlare con la propria faccia e il proprio nome... Problemi loro!
Mi scuso con tutti per non aver modo e tempo di aggiornarvi di notizie fresche, che peraltro stanno giungendo da ogni dove! O quasi...
Mi riprometto di editare un post molto presto, con il quale raccontarvi un paio di utili aggiornamenti.
Per ora l'augurio di giorni sereni.
Gab
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